Sono passati anni dall’ultima volta che Salma ha messo piede nella casa bianca sulle sponde verdeggianti del Nilo, dov’è nata. Ne è fuggita perché non sopportava più il peso di tutti gli sguardi in cui leggeva solo delusione. Non c’è posto per una ragazza come le altre nella sua famiglia: avrebbe dovuto essere diversa, speciale, eccellere, ma non ci è riuscita. Per questo Salma ha deciso di andarsene, di trasferirsi al Cairo, di iscriversi alla facoltà di giornalismo e di costruire la propria vita da sola. Ben presto, però, si è resa conto che i nodi che la legano a quel luogo non possono essere sciolti fuggendo, non può esserci un futuro per lei se prima non accetta il proprio passato. Così, ha fatto i bagagli ed è tornata nel luogo dove tutto ha avuto inizio.
Una volta nella sua vecchia stanza, i ricordi dell’infanzia riaffiorano a uno a uno, e Salma è costretta ad affrontare ciò che più di tutto l’ha spinta ad andarsene: Gamila, la sua migliore amica, quella con cui per anni ha condiviso tutto. Fin da piccole erano inseparabili e diversissime: Salma amava essere al centro dell’attenzione, Gamila, timidissima, preferiva rendersi invisibile dietro le spalle dell’amica. Un giorno, però, tutto è cambiato: Gamila se n’è andata, ha studiato, è diventata una donna indipendente, moderna, è riuscita a liberarsi dal peso del mondo ancestrale e magico di sua madre. Mentre Salma è rimasta sola a impilare i giorni uno sull’altro, senza mai viverli davvero. È diventata un peso e Gamila si è sbarazzata di lei.
Ma adesso, nell’ombra lieve della propria stanza di bambina, è arrivato per Salma il momento di perdonare. C’è un modo per farlo: mettere sulla carta ciò che prova, scrivere la sua storia, quella della sua famiglia e liberarsi così del dolore che le ha impedito di vivere.