Sono le Idi di marzo del 44 a.C. quando Gaio Ottavio, diciottenne gracile e malaticcio ma intelligente e ambizioso quanto basta, viene a sapere che suo zio, Giulio Cesare, è stato assassinato. Ottavio è l’erede designato, ma la sua scalata al potere sarà tutt’altro che lineare. John Williams ci racconta il principato di Ottaviano Augusto, i fasti e le ambizioni dell’Antica Roma attraverso un magistrale intreccio di lettere, atti, fatti storici e invenzioni letterarie. Molti sono i protagonisti e grande spazio è dedicato ai loro profili interiori, ai loro dissidi e alle loro debolezze: la libertà di Orazio, la saggezza di Marco Agrippa, la sensibilità di Mecenate, ma soprattutto l’inquietudine di Giulia, che accanto al padre è uno dei personaggi più importanti del romanzo.
«Augustus è un capolavoro».
«Los Angeles Times»
«Il più bel romanzo storico mai scritto da un americano».
«The Washington Post»
«Un romanzo capace di immergerci in un mondo di tale complessità, lussuria, cinismo e violenza da sembrare quello in cui viviamo oggi».
«The New Yorker»
«Raccontando uno dei momenti cruciali della Storia occidentale, John Williams ha creato un’opera di narrativa avvincente e sempre convincente dal punto di vista psicologico».
«The New York Times»
«Augustus è una vivida ricostruzione della Roma classica, ma la sua comprensione intuitiva della realtà del potere lo rende un romanzo unico e di livello superiore».
«The Boston Globe»