«A quiet classic», «The man who wrote the perfect novel»: sono solo alcune delle definizioni coniate per identificare l’autore di Stoner, dopo la clamorosa riscoperta di questo libro da molti ritenuto il suo capolavoro. Questo Meridiano, che raccoglie l’intero corpus degli scritti editi e inediti di John Williams, getta nuova luce sulla sua scrittura, mettendo in evidenza i legami profondi e osmotici che la caratterizzano. Oltre a evidenziarne la peculiarità, l’introduzione di Francesco Pacifico incornicia l’opera di Williams nel contesto della letteratura americana a cavallo fra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso; si devono invece a Charles J. Shields la Cronologia e le Notizie sui testi. Oltre ai quattro romanzi già noti al grande pubblico (Nulla, solo la notte, Butcher’s Crossing, Stoner e Augustus) il volume propone le due raccolte di versi pubblicate in vita dall’autore (Il paesaggio infranto e La necessaria menzogna), cinque racconti mai tradotti in italiano e due frammenti del romanzo incompiuto Il sonno della ragione.
John Williams (Clarksville, Texas, 1922 – Fayetteville, Arkansas, 1994), dopo aver frequentato il college, nel 1942 entrò nell’esercito e combatté in India e in Birmania. Conseguiti a Denver la laurea e un master in Letteratura inglese, e il dottorato all’Università del Missouri, nel 1954 ritornò a Denver dove fino al pensionamento insegnò scrittura creativa e letteratura inglese nella locale università. Ha pubblicato due raccolte di poesie e quattro romanzi: Nulla, solo la notte (1948), Butcher’s Crossing (1960), Stoner (1965), Augustus (1972, National Book Award).