Nelle aspre e selvagge Altelande, vivono uomini che possiedono un dono. È tramandato attraverso le generazioni, per via ereditaria, fin da quando se ne ha memoria. Sono doni meravigliosi, che permettono di evocare animali e mutare paesaggi… Ma sono anche terribili, perché possono ottenebrare le menti o infliggere malattie. Orrec appartiene alla famiglia dei Caspromant, tanto famosa quanto temuta per il dono del disfacimento: un potere distruttivo, in grado di annientare qualsiasi cosa o persona, con la sola imposizione dello sguardo. All’età di tredici anni, però, il giovane ancora stenta a manifestarlo. Finché un giorno, all’improvviso, Orrec devasta un’intera collina senza volerlo, e prende l’amara decisione di bendarsi per sempre, per il timore di causare danni a ciò che ama di più, come la dolce Gry, compagna d’infanzia e forse sua futura sposa, anche lei dotata di un potente e magnifico dono. Ribellandosi ai loro destini, i due giovani affronteranno insieme le sfide della vita, per andare alla ricerca di loro stessi e del loro posto nel mondo. Una storia straordinaria, dalla penna unica di Ursula K. Le Guin, sulla fiera crudeltà del potere, su quanto sia difficile crescere e quanto sia ancora più difficile trovare, nell’oscurità del mondo, doni di luce. Età di lettura: da 12 anni.
Ursula K. Le Guin (Berkeley, 1929 – Portland, 2018) ha iniziato a inventare storie fin da bambina, ed è divenuta famosa nel 1969 vincendo sia il premio Nebula sia il premio Hugo per La mano sinistra del buio. La sua fama è legata soprattutto alla saga di Terramare, che l’ha resa indiscussa regina del genere fantasy. Anarchica e femminista, è anche una delle rare esponenti della fantascienza utopica contemporanea, ma soprattutto una scrittrice capace di toccare temi profondi e attuali, dai diritti civili, al pacifismo, all’ambiente. Per i suoi libri ha ricevuto decine di premi.