Bullismo al femminile, dal punto di vista della “ragazza cattiva”
È facile condannare i bulli. Più difficile capirli e aiutarli a riscattarsi, perché spesso hanno alle spalle una storia dolorosa e complessa. E così si pensa che non abbiano sentimenti, solo perché non ne mostrano. Ma non è così per Asja.
Asja è un bullo al femminile. Per superare le sue paure e le sue insicurezze, legate alla depressione della madre e a una famiglia disgregatasi troppo presto, si comporta da prepotente nei confronti di Maria, una compagna di classe studiosa e riservata. Ma quando è troppo è troppo, e anche una come Maria può reagire. Le due ragazze vengono alle mani. Finalmente gli adulti si accorgono di come la situazione sia degenerata e intervengono. Asja deve impegnarsi per trasformare la propria vita. E anche per Maria, ferita nell’orgoglio, inizia un periodo di cambiamenti.
A questo punto, dopo che la tensione tra loro ha raggiunto il massimo, le due adolescenti scoprono di avere in comune più di quanto pensassero, a cominciare dalla difficoltà di crescere. Una storia di formazione, attraverso l’amore, l’amicizia e il perdono.